Arrivando dalla parte sud del lago e percorrendo la strada principale conosciuta come la Gardesana, l’immagine che ti farà capire di essere arrivato a Lazise è il magnifico Castello Scaligero. Costruito tra il 1375 e il 1381 e appartiene al complesso di opere difensive del territorio veronese. Seguendolo con lo sguardo, potrai arrivare in una delle principali vie che fiancheggiano la Rocca Scaligera e che conducono nel centro del paese, via Rosenheim. Il nome scelto per questa via deriva dalla città tedesca gemellata con Lazise.
Attraversandola potrai ammirare sulla sinistra, la maestosità del castello e di fronte a te un’infinità di fiori colorati. Questi ti permetteranno di percorrere questa via perfino ad occhi chiusi, in quanto il loro profumo ti conduce dritto a Porta Lion. Se la vostra visita è prevista nei mesi più freddi, vi consigliamo di tornare.
Porta Lion è una delle 3 porte d’ingresso al paese fortificato di Lazise. Prende il nome perché internamente alla porta è presente il leone di San Marco, simbolo della Repubblica Serenissima di Venezia.
Per chi arriverà da altre direzioni, ci saranno le ulteriori due porte ad accoglierli. Porta Superiore, comunemente chiamata Porta San Zeno, che un tempo era l’unica porta di passaggio funzionante. Infatti, per controllare gli accessi c’era una guardia dove oggi vediamo il capitello con la Madonna. Arrivato a questa porta, ti consigliamo di soffermarti all’esterno di essa, in quanto è chiaramente visibile che la torre della porta è più bassa rispetto al resto delle mura. Adesso ti chiederai il perché… I Visconti insieme ai Gonzaga, dopo aver vinto finalmente nel 1400, la battaglia contro i Veneziani, per umiliarli, hanno voluto dimostrare la loro superiorità abbassando la porta principale di Lazise.
La terza e ultima porta fu costruita con l’ultimo tratto della cinta, subito dopo la morte di Cansignorio, infatti il suo nome è Porta Cansignorio oppure Porta Nuova. Anche qui ti consigliamo di osservarla dall’esterno. In quanto sono ancora visibili i colpi di artiglieria durante la guerra tra Venezia e i Visconti. Internamente potrete invece notare un mosaico di uno dei due Santi Patroni di Lazise, San Martino. Dall’altro lato, sempre internamente, è presente un bassorilievo che rappresenta la Madonna che sorge dalle acque del lago in tempesta, voluta dal sindaco Macola nel ’55.
Dall’analisi delle tecniche costruttive murarie, la fortificazione di Lazise risale tutta ad un’unica epoca storica, quella tardo scaligera. Essa comprende 3 porte e 12 torri scudate, completata dalla rocca e dal porto militare. Inoltre, è stato rilevato che le torri furono costruite prima della cinta, poiché queste non risultano ammorsate con esse.
Con l’arrivo delle nuove tecnologie e delle tattiche di guerra, il castello perse importanza e venne acquistato prima dalla comunità di Lazise e in seguito da famiglie private. Tutt’oggi di proprietà privata.